Sono finiti i tempi in cui l'Arsenal contava ogni centesimo sotto la gestione di Arsène Wenger. Con l'arrivo di Mikel Arteta e la nuova ambizione della dirigenza, i Gunners sono diventati una vera e propria superpotenza sul mercato, disposti a spendere cifre da capogiro per competere con i colossi della Premier League e d'Europa. L'obiettivo è chiaro: tornare a vincere i titoli che contano, e per farlo non si bada a spese.
Questa nuova era di investimenti ha portato a una ridefinizione della rosa, con acquisti mirati a colmare le lacune e ad alzare drasticamente il livello qualitativo della squadra. Ogni sessione di mercato è diventata un evento attesissimo dai tifosi, che sognano il grande colpo in grado di trasformare le ambizioni in trofei. Dall'acquisto record di Declan Rice, che ha polverizzato ogni precedente primato, a scommesse audaci come Kai Havertz, il club ha dimostrato di non avere paura di investire.
In questo articolo, analizzeremo la classifica dei 10 acquisti più onerosi nella storia dell'Arsenal. Scopriremo chi è valso ogni euro speso, chi si è rivelato una delusione e daremo uno sguardo anche ai potenziali futuri colpi che potrebbero presto entrare in questa prestigiosa (e costosa) classifica. Allacciate le cinture, perché stiamo per entrare nel mondo dorato del calciomercato dei Gunners!
Riccardo Calafiori è il nome che infiamma il calciomercato europeo dopo le sue prestazioni stellari con il Bologna e con la Nazionale italiana a Euro 2024. Difensore moderno, elegante palla al piede e dotato di una visione di gioco da centrocampista, rappresenta l'identikit perfetto del giocatore che Mikel Arteta adora per il suo sistema di gioco fluido e versatile. La sua capacità di giocare sia come centrale di sinistra in una difesa a tre che come terzino sinistro lo rende un jolly tattico di valore inestimabile.
Un potenziale investimento da 45 milioni di euro segnalerebbe l'intenzione dell'Arsenal di costruire una delle difese più tecniche e complete d'Europa. L'arrivo di Calafiori non solo aggiungerebbe qualità e profondità al reparto arretrato, ma porterebbe anche un'opzione in più in fase di costruzione, permettendo alla squadra di avere un'impostazione dal basso ancora più imprevedibile. I tifosi dei Gunners sognano già una coppia difensiva formata da lui e William Saliba, un mix di eleganza italiana e potenza francese che potrebbe dominare la Premier League per anni.
Arrivato dall'Olympique Lione nell'estate del 2017, Alexandre Lacazette è stato per un breve periodo l'acquisto più costoso nella storia del club, prima di essere superato da Aubameyang pochi mesi dopo. 'Laca' è stato un centravanti apprezzato per il suo grande lavoro per la squadra, la sua capacità di legare il gioco e la sua freddezza dal dischetto. Per cinque stagioni, è stato un punto di riferimento nell'attacco dell'Arsenal.
Pur non essendo mai stato un bomber da 30 gol a stagione in Premier League, il suo contributo è stato fondamentale in molti momenti, e la sua leadership nello spogliatoio è sempre stata riconosciuta da compagni e allenatori. Ha formato una coppia d'attacco affiatata con il suo amico Aubameyang, contribuendo alla conquista di una FA Cup. Sebbene non abbia raggiunto le vette sperate, Lacazette ha lasciato un ricordo positivo tra i tifosi per il suo impegno e la sua dedizione alla maglia.
Un'altra voce di mercato sorprendente che circola per il futuro dell'Arsenal riguarda Noni Madueke, giovane e talentuoso esterno del Chelsea. Conosciuto per la sua velocità esplosiva e la sua abilità nel puntare l'uomo, Madueke è un profilo che potrebbe aggiungere profondità e una diversa dimensione all'attacco dei Gunners. La sua capacità di giocare su entrambe le fasce lo rende un'opzione tattica intrigante per Mikel Arteta.
Un possibile investimento di 56 milioni di euro su un giocatore ancora in fase di sviluppo sarebbe un segnale della strategia a lungo termine del club: assicurarsi i migliori giovani talenti prima che il loro valore esploda definitivamente. Madueke potrebbe rappresentare un'alternativa di lusso a Bukayo Saka, offrendo un'opzione più diretta e imprevedibile. Se l'Arsenal decidesse di puntare su di lui, si assicurerebbe un potenziale craque per il futuro.
Quando l'Arsenal decise di investire oltre 58 milioni di euro per Ben White dal Brighton, molti storsero il naso, ritenendo la cifra esagerata per un difensore con una sola stagione di Premier League alle spalle. Arteta, però, aveva visto in lui le qualità del difensore del futuro: abile tecnicamente, veloce e incredibilmente versatile. L'acquisto di White è stato il primo, grande tassello della rivoluzione difensiva voluta dal tecnico spagnolo.
Le critiche iniziali si sono trasformate presto in applausi. White si è dimostrato un giocatore fondamentale, capace di giocare con la stessa efficacia sia come difensore centrale che come terzino destro. La sua calma palla al piede e la sua intelligenza nelle letture difensive sono diventate un marchio di fabbrica della retroguardia dei Gunners. Oggi è considerato uno dei migliori difensori del campionato e un acquisto che ha pienamente ripagato l'investimento.
Nel gennaio del 2018, l'Arsenal piazzò un colpo da maestro assicurandosi Pierre-Emerick Aubameyang dal Borussia Dortmund per quasi 64 milioni di euro. L'attaccante gabonese arrivò a Londra con la fama di essere uno dei bomber più letali d'Europa e non deluse le attese. La sua velocità fulminea, unita a un istinto del gol quasi infallibile, lo resero immediatamente il beniamino dell'Emirates Stadium e il finalizzatore che la squadra stava cercando da anni.
'Auba' ha scritto pagine importanti della storia recente del club, vincendo una Scarpa d'Oro della Premier League e trascinando la squadra alla vittoria della FA Cup nel 2020 con le sue doppiette in semifinale e finale. Tuttavia, la sua avventura si è conclusa in modo amaro, con problemi disciplinari che hanno portato alla rottura con Arteta e a un addio polemico. Nonostante il finale, il suo impatto e i suoi gol restano indimenticabili per i tifosi.
La ricerca di un centravanti prolifico è un tema caldo in casa Arsenal, e il nome di Viktor Gyökeres è balzato in cima alla lista dei desideri dopo una stagione sensazionale con lo Sporting CP. L'attaccante svedese ha dimostrato di essere una vera e propria macchina da gol, unendo una forza fisica devastante a una freddezza glaciale sotto porta. Il suo profilo è quello del numero 9 moderno, capace di fare reparto da solo e di finalizzare l'enorme mole di gioco creata dalla squadra.
Investire una cifra superiore ai 65 milioni di euro per Gyökeres significherebbe risolvere, almeno sulla carta, uno dei pochi veri punti deboli della rosa di Arteta. Con un finalizzatore del suo calibro, l'Arsenal potrebbe convertire in gol le tante occasioni create, trasformando i pareggi in vittorie e le vittorie in goleade. I tifosi sognano un bomber che possa garantire quei 25-30 gol a stagione che mancano dai tempi di Robin van Persie.
Eberechi Eze del Crystal Palace è un altro talento della Premier League che l'Arsenal starebbe monitorando con grande attenzione per il futuro. La sua creatività, la sua abilità nel dribbling e la sua capacità di spaccare le partite con una giocata individuale lo rendono un profilo estremamente interessante. In un calcio sempre più fisico e tattico, giocatori come Eze, capaci di creare superiorità numerica dal nulla, sono merce rara e preziosa.
Un ipotetico investimento di quasi 70 milioni di euro per strapparlo al Palace indicherebbe la volontà di aggiungere ulteriore fantasia e imprevedibilità al reparto offensivo. Eze potrebbe agire sia come trequartista che come esterno, offrendo ad Arteta nuove soluzioni per scardinare le difese più chiuse. Il suo arrivo aggiungerebbe quel tocco di 'samba' inglese che potrebbe fare la differenza nei momenti cruciali della stagione.
Il nome di Martín Zubimendi è da tempo sui taccuini della dirigenza dell'Arsenal e rappresenta una delle voci di mercato più insistenti per il futuro. Il centrocampista della Real Sociedad è considerato da molti l'erede naturale di Sergio Busquets e incarna alla perfezione le qualità del mediano moderno: visione di gioco, precisione nei passaggi e un'incredibile intelligenza tattica. Un potenziale investimento da 70 milioni di euro testimonia quanto sia alta la sua valutazione in Europa.
L'eventuale arrivo di Zubimendi rappresenterebbe un ulteriore passo nella costruzione di un centrocampo totale, in grado di dominare il possesso palla contro qualsiasi avversario. La sua capacità di dettare i tempi e di proteggere la difesa lo renderebbe il partner ideale per Declan Rice, creando una delle coppie di centrocampo più complete e dinamiche al mondo. Se questa voce di mercato si concretizzasse, l'Arsenal si assicurerebbe il controllo della propria mediana per il prossimo decennio.
Il trasferimento di Kai Havertz dal Chelsea all'Arsenal nell'estate del 2023 ha fatto storcere il naso a più di un tifoso. Spendere 75 milioni per un giocatore che nei Blues aveva alternato grandi giocate a periodi di appannamento, e per di più da una rivale cittadina, sembrava una scommessa azzardata. Arteta, però, aveva le idee chiare: vedeva nel tedesco una versatilità e un'intelligenza tattica uniche, perfette per il suo scacchiere.
Dopo un inizio complicato, in cui faticava a trovare la sua posizione e il suo ritmo, Havertz è esploso nella seconda parte della stagione, diventando un giocatore fondamentale. Utilizzato come 'falso nove' o come centrocampista offensivo, ha messo a segno gol pesantissimi e ha dimostrato uno spirito di sacrificio encomiabile. La sua trasformazione è la prova della genialità di Arteta e della capacità del giocatore di zittire gli scettici con il lavoro e le prestazioni.
Prima dell'arrivo di Rice, il trono di acquisto più costoso spettava a Nicolas Pépé, arrivato dal Lille nell'estate del 2019 con enormi aspettative. L'ivoriano era reduce da una stagione stratosferica in Ligue 1 e i tifosi speravano di aver trovato l'esterno d'attacco funambolico e decisivo che mancava dai tempi d'oro. L'investimento da 80 milioni di euro sembrava una mossa audace per aggiungere imprevedibilità e gol all'attacco dei Gunners.
Nonostante alcuni lampi di genio, gol spettacolari e momenti di pura classe, la carriera di Pépé all'Emirates Stadium è stata un percorso a ostacoli, segnato da incostanza e dalla difficoltà di adattarsi al calcio fisico e veloce della Premier League. Non è mai riuscito a giustificare pienamente l'enorme cifra spesa per il suo cartellino, finendo spesso in panchina prima di essere ceduto. La sua storia resta un monito su quanto possano essere rischiosi gli investimenti faraonici nel calciomercato.
Nell'estate del 2023, l'Arsenal ha fatto la storia, rompendo il proprio salvadanaio per assicurarsi le prestazioni di Declan Rice dal West Ham. L'operazione da 116,6 milioni di euro non è stata solo la più costosa nella storia del club, ma ha rappresentato una dichiarazione d'intenti potentissima: l'Arsenal è tornato per fare sul serio. Rice era il pezzo mancante nel puzzle di Arteta, un centrocampista totale capace di dominare in fase difensiva e di impostare l'azione con qualità e intelligenza.
L'impatto dell'inglese è stato immediato e devastante. Fin dalla prima partita, si è imposto come il leader silenzioso del centrocampo, recuperando un numero impressionante di palloni, garantendo equilibrio e diventando un punto di riferimento per i compagni. La sua presenza ha liberato giocatori come Martin Ødegaard, permettendogli di concentrarsi sulla fase offensiva. Rice non è stato solo un acquisto, è stato l'investimento che ha trasformato l'Arsenal da una squadra di talento a una vera contendente per il titolo.